News dalla Scuola
OGI - Spazi Armonici 2016 - 13-20 luglio 2016
13-20 luglio 2016 ore 21.00
Teatro Niccolini, Via Ricasoli 3 Firenze
SPAZI ARMONICI 2016
In collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana
Teatro Niccolini, Via Ricasoli 3 Firenze
Gruppi da camera dell’Orchestra Giovanile Italiana
Un mare di musica nel cuore della città: il rinnovato (e fresco) Teatro Niccolini ospita ogni sera (ore 21:00) il festival dei gruppi da camera dell’Orchestra Giovanile Italiana.
Gli appassionati musicisti dell’OGI sono da giorni a Fiesole, dove preparano i concerti sotto la guida dei docenti Nora Cismondi, Alina Company, Antonello Farulli, Tiziano Mealli, Andrea Nannoni e Andrea Lucchesini.
Mercoledì 13 luglio ore 21:00
Vincitori delle borse di studio dei corsi di perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole
L’apertura è affidata a due tra i vincitori delle Borse di studio che sostengono gli allievi nella frequenza ai Corsi di Perfezionamento della Scuola: il violinista Dmitry Smirnov (della classe di Pavel Vernikov) e la pianista Margot Miani (allieva di Pietro De Maria) eseguiranno opere di Bach, Bartók, Chopin e Liszt.
F. LISZT Studio n. 8 "Caccia selvaggia" dai 12 studi trascendentali
F. CHOPIN Sonata n. 3 op.58
C. DEBUSSY Tre Preludi
E. YSAŸE Sonata n. 5 per violino solo
B. BARTÓK Sonata per violino solo
E. YSAŸE Extase per due violini
Giovedì 14 luglio ore 21:00
Archi protagonisti, per un programma che accosta il primo dei quartetti “prussiani” di Mozart (Quartetto in re maggiore K.575) a due lavori meno noti: il Quintetto con contrabbasso obbligato dell’amico ed editore Franz Anton Hoffmeister e l’originale Quintetto per arpa e archi del vulcanico scrittore-musicista-critico-magistrato E.T.A. Hoffmann.
W. A. MOZART Quartetto n. 21 in re maggiore K575
F. HOFFMEISTER Quartetto per archi con contrabbasso obbligato
E.T.A. HOFFMANN Quintetto per arpa e archi
Venerdì 15 luglio ore 21:00
Trascrizioni cameristiche di opere orchestrali, per la terza serata di Spazi Armonici: ascolteremo il mozartiano Concerto in do maggiore per flauto e arpa K.299, in cui l’orchestra sarà sostituita dal quartetto d’archi, mentre nella Serenata in re maggiore op. 11 di Brahms saranno impegnati i dieci strumenti previsti dalla trascrizione di Chris Nex.
W. A. MOZART Concerto per flauto, arpa e orchestra in do maggiore K 299
J. BRAHMS Serenata n. 1 in re maggiore op. 11
Sabato 16 luglio ore 21:00
Poco meno di vent’anni separano la composizione del Quintetto in re maggiore di Luigi Boccherini (in cui al consueto organico del quartetto d’archi si unisce il contrabbasso) dal beethoveniano Quartetto in mi minore op. 59 n. 2, ma i due lavori sono figli di epoche completamente differenti: la freschezza espressiva della penna di Boccherini lascia il posto ad un’ambientazione espressiva segnata dalla tonalità minore, e il secondo dei quartetti Razumovsky costituirà una vera pietra di paragone per la successiva generazione romantica, per il mirabile equilibrio di forma e contenuto.
L. BOCCHERINI Quintetto per archi in re maggiore op. 37 n. 2
L. VAN BEETHOVEN Quartetto in mi minore op. 59 n. 2 “Razumovsky”
Domenica 17 luglio ore 21:00
Alta temperatura emotiva per la serata cameristica affidata ad archi e pianoforte, con il Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 di Schumann ed il celebre ed intenso Quartetto in re minore D. 810, che prende il titolo La morte e la fanciulla dal tema liederistico sul quale è costruito il mirabile Andante con variazioni al centro dell’opera.
R. SCHUMANN Quintetto per archi e pianoforte in mi bemolle maggiore op. 44
F. SCHUBERT Quartetto per archi n. 14 in re minore D 810 “La morte e la fanciulla”
Lunedì 18 luglio ore 21:00
Musica d’aria, nella serata che vede protagonisti gli ensemble di fiati dell’OGI: un programma essenzialmente novecentesco accosta lo spumeggiante Sestetto di Poulenc alle Sei bagatelle per quintetto di fiati di György Ligeti; si prosegue con lo stesso organico (ma nuovi esecutori) per la trascrizione di Mason Jones di Tombeau de Couperin di Maurice Ravel. La conclusione è affidata al Sestetto in mi bemolle maggiore op. 81b, in cui Beethoven accosta due corni alla formazione del quartetto d’archi, affidando ai fiati una parte caratteristica e intensa nei primi due movimenti.
F. POULENC Sestetto per pianoforte e fiati
G. LIGETI Sei bagatelle per quintetto di fiati
M. RAVEL Le tombeau de Couperin
L. VAN BEETHOVEN Sestetto in mi bemolle maggiore op. 81b
Martedì 19 luglio ore 21:00
L'organico strumentale dei due quintetti con pianoforte che compongono il programma è alquanto insolito, poiché non nasce dalla logica unione fra un pianoforte e un quartetto d'archi, ma aggiunge il contrabbasso eliminando il secondo violino. Il Quintetto op. 87 di Johann Nepomuk Hummel (1802) ebbe grande popolarità anche prima della pubblicazione (1821), e forse contribuì alla scelta di Schubert, che con il Quintetto in la maggiore D.667 ‘La trota’ scriveva una delle pagine più fortunate dell’intero repertorio cameristico.
J.N. HUMMEL Quintetto per archi e pianoforte op. 87
F. SCHUBERT Quintetto per archi e pianoforte in la maggiore D 887 “La trota”
Mercoledì 20 luglio ore 21:00
Per la serata conclusiva di Spazi Armonici i gruppi da camera dell’OGI propongono il Quartetto per archi in mi bemolle maggiore op. 12 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, in cui convivono sapienza compositiva e freschezza espressiva, ed il Quintetto in sol maggiore op. 77 (1875) nel quale il compositore ceco Antonín Dvořák guarda con ammirazione alla lezione di Brahms.
F. MENDELSSOHN BARTHOLDY Quartetto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 12
ANTONÌN DVOŘÁK Quintetto d’archi op. 77